2.16.2014


STANZE nasce dall’idea centrale e portante di sviluppare una più forte e capillare diffusione del teatro attraverso situazioni di estrema vicinanza tra chi recita e chi assiste. Gli spettacoli, gli studi, le letture di testi inediti, le prove, le sperimentazioni, le performance si svolgono unicamente nelle case della gente, per un piccolo numero di spettatori che a propria volta decidono di mettersi in gioco, di lasciarsi “conta- giare”. Si sceglie questa singolare modalità̀ di approccio al teatro, ma da essa in un certo senso si è anche scelti. Gli abitanti degli appartamenti che ospitano gli spettacoli, quindici in tutto, per un giorno diventano direttori di teatro. Accolgono in casa interpreti e registi, procurano gli oggetti necessari – un gambo di sedano, una sega, una bottiglia di Porto, un martello, delle canne di bambù̀ – spostano il tavolo, i divani, le sedie per creare lo spazio scenico e la platea, infine lasciano l’attore nella solitudine necessaria alla concentrazione prima dello spettacolo. Gli amici e gli ospiti invitati quella sera sono i depositari, con gli artisti coinvolti, di un rito di partecipazione civile che certamente lascerà un segno.